Intervista a Daho Pelloni, coordinatore Area esperienza, Servizio integrato carriera, esperienza e orientamento

in SUPSI dal 1997

Si ricorda il suo primo giorno in SUPSI?

Certo, me lo ricordo molto bene, come se fosse ieri, in un certo senso come il primo giorno di scuola. Ebbi il colloquio di lavoro in un lontano venerdì di ottobre, iniziai subito il lunedì successivo con l’imminente inizio dell’anno accademico 1997/1998 e la prima gestione delle 234 neo-matricole. Da allora ho visto passare sotto i miei occhi circa 28’000 domande di ammissione, 16’000 immatricolazioni e 7’800 laureati.Impossibile non ricordare i primi giorni e gli anni a seguire, durante i quali tutto era ancora da creare e costruire. Anni intensi e densi di energia positiva in una coinvolgente atmosfera. Entusiasmanti. Incancellabili.Conservo con particolare affetto la prima squadra della Direzione della SUPSI, capitanata prima da Fiorenzo Scaroni (direttore ad interim), poi da Angelo Rossi, la quale in sinergia con il primo Consiglio della SUPSI, presidiato da Edo Poglia, seppe gettare basi solide per il futuro della Scuola dandogli corpo e concretezza. Mi piace ricordare anche Vincenzo Nembrini, uno dei padri fondatori lungimiranti della SUPSI.Tutti accomunati, al di là delle cariche, dallo stesso pensiero che stava iniziando una nuova appassionante esperienza.

Da quel momento, sono trascorsi 20 anni… Qual è stato il suo percorso all’interno della nostra Scuola universitaria?

Il mio cammino professionale all’interno della SUPSI è stato progressivo, intenso ed estremamente formativo. All’inizio credo di aver fatto di tutto in qualità di collaboratore della segreteria generale della Direzione generale partendo dal gradino più basso. In seguito ho ricoperto per cinque anni il ruolo di responsabile del Servizio centrale della gestione studenti. Da quest’anno rivesto la mansione di coordinatore dell’Area esperienza del nuovo Servizio integrato carriera, esperienza e orientamento.

Essere attivi presso la stessa realtà da così tanti anni è segno di attaccamento: cosa le piace di più del suo lavoro, del mondo SUPSI?

Personalmente il fatto che è impossibile annoiarsi. Una caratteristica distintiva della SUPSI è quella che è perennemente in movimento ed in costante evoluzione. Mai ferma. Non lo è mai stata, fin dalla sua istituzione. Sempre in fermento. Riuscire a cavalcare le onde dei costanti cambiamenti (strutturali ed organizzativi) è sempre stimolante, a volte (molto) stancante, ma alla fine gratificante.Altri aspetti sicuramente importanti, il senso della squadra e della collaborazione ed il stretto contatto quotidiano con i colleghi. La SUPSI è innanzitutto una grande comunità di persone, mescolate insieme, tante tessere di un unico mosaico. Poi arriva tutto il resto.

Dalla fondazione ad oggi la SUPSI ha vissuto un importante sviluppo: un percorso a cui hanno contribuito e contribuiscono tutti i collaboratori attivi, nelle diverse funzioni, in tutti i mandati. C’è un progetto o un’attività particolare, a cui ha preso parte, di cui va particolarmente fiero o che ritiene importante per lo sviluppo della Scuola o di un suo settore/ambito?

Ho avuto la fortuna di prendere parte a svariati progetti nel percorso fatto in questi anni alla SUPSI. Nel mio caso, tutti incentrati nell’ottimizzazione e nella semplificazione della gestione operativa degli studenti. Potendo sceglierne uno solo, citerei l’ultimo: il Servizio integrato carriera, esperienza e orientamento (CEO) nato recentemente dalla fusione dei Servizi gestione studenti, orientamento e formazione continua, basato sulla centralità dello studente e dei suoi bisogni.

Se sì, per quale ragione?

Ritengo, o meglio riteniamo, importante offrire ai nostri studenti adeguati servizi, attività ed iniziative che agevolano e accompagnano la pianificazione e lo sviluppo della loro carriera prima, durante e dopo gli studi, dandogli, nel contempo, la possibilità di conoscere e partecipare attivamente alla vita universitaria della SUPSI. Offrire un’esperienza formativa completa e di qualità.

C’è un ricordo particolarmente felice o un aneddoto che vorrebbe condividere?

Ce ne sono molti impressi nella mia memoria e nel mio cuore. Molte sensazioni si susseguono nella mia mente quando ricordo i primi anni di vita della SUPSI. Non è facile scegliere un episodio in particolare. Preferirei ricordare una collega molto speciale con la quale ho avuto la fortuna di collaborare a stretto contatto e di condividere momenti molto belli. La compianta e carissima Erika Joller. Prima segreteria di Direzione. Una lavoratrice eclettica ed instancabile, dedita alla SUPSI. Una donna dolce dall’animo incredibilmente forte. Rara da trovare. Sempre con un gentile sorriso sul suo viso. Anche nei momenti difficili.

Se volesse rivolgere un augurio alla SUPSI per il suo anniversario, guardando magari al futuro, cosa direbbe?

Guardo con fiducia al futuro della SUPSI. Auguro affettuosamente alla SUPSI che possa continuare a crescere e a rinnovarsi sulla scia di quanto fatto finora. Una Scuola che possa continuare ad essere di aiuto agli studenti nella preparazione al loro futuro attraverso opportunità di formazione sempre più aggiornate. Un punto importante di riferimento, coeso e forte.