La formazione in lavoro sociale in Ticino

Wilma Minoggio, prima Direttrice del Dipartimento lavoro sociale dal 1998 al 2003

La formazione per operatori sociali inizia nel 1981 a Sorengo, con l’istituzione del Centro di formazione per rispondere al bisogno sempre più crescente di qualificare il personale attivo nelle istituzioni sociali del Cantone. Inizialmente il Centro si occupò della formazione di base, organizzando corsi triennali paralleli all’esercizio dell’attività professionale per educatori della prima infanzia, educatori specializzati, maestri socio-professionali.

Nel 1991 avviene una prima svolta importante; il Centro aumenta l’effettivo dei collaboratori permanenti e si inaugura una nuova sede a Mendrisio. Ciò consente di potenziare l’offerta formativa, sia per la formazione di base che per la formazione continua.

Nel 1992 il Centro di formazione viene posto sotto il Dipartimento dell’istituzione e della cultura assumendo la denominazione di Scuola cantonale per operatori sociali (Scos). L’anno successivo viene proposta una formazione a tempo pieno per operatori sociali della durata di tre anni.

Nel 1997, a seguito all’entrata in vigore la Legge federale sulle scuole universitarie professionali, il Cantone decide di creare all’interno della neocostituita Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana il Dipartimento di lavoro sociale (DLS) che si concretizza nel 1998 all’interno del Campus universitario di Trevano. Il collocamento all’interno di un contesto universitario professionale è stata colta come un’opportunità per promuovere all’interno del Dipartimento una profonda riflessione sull’identità e sul profilo di competenze del professionista dell’azione sociale, sulla specificità del suo ruolo in relazione ad altre figure, sulle caratteristiche del suo intervento, anche in considerazione alle esperienze innovative in corso sul territorio. Di pari passo la formazione viene rivista e, da un modello fondato sulle discipline, ci si orienta su moduli tematiche ai cui si alternano periodi di pratica professionale per coloro che seguono una formazione a tempo pieno. Si risente l’esigenza di costruire un’unità di ricerca che sappia alimentare la formazione e contribuire all’analisi e alla riflessione attorno a temi emergenti della realtà sociale, una formazione continua in grado di contribuire al miglioramento delle pratiche di intervento in relazione alle varie tipologie di utenza.

Sin dal conferimento dei titoli ai primi diplomati (2000) si è privilegiato la scelta innovativa di adottare la denominazione di operatore sociale (social worker) per caratterizzare un profilo polivalente e flessibile in grado di evolversi rapidamente in un’era di rapidi trasformazioni sociali e culturali, dicitura che è stata in seguito ripresa dalle altre filiere di lavoro sociale in Svizzera. In questo ordine di idee, rispettando una visione ampia del lavoro sociale e convinti della necessità di interconnessioni tra chi a vario titolo opera nel sociale, si è ristrutturata la formazione mediante un tronco comune inziale, proponendo però, nella parte finale, due opzioni in relazione agli ambiti specifici di attività; opzione educatore sociale, rispettivamente assistente sociale.

Negli anni l’interesse dei giovani verso questo percorso formativo è costantemente cresciuto, si è quindi deciso di aumentare il numero di ammissioni (dai 20 nel 1998 ai 70 nel 2017), mantenendo tuttavia un numero programmato per garantire un percorso formativo di qualità e lo svolgimento di pratiche professionali in contesti qualificanti. Dal 2002 ad oggi l’offerta di posti di stage è stata ampliata consentendo agli studenti e alle studentesse la possibilità di svolgere degli stage all’estero, in collaborazione con partner locali. Questa pionieristica iniziativa del Bachelor in Lavoro sociale sarà ripresa, in seguito, da altri curricoli formativi SUPSI, allo scopo di favorire la mobilità dei giovani in contesti internazionali.

Il 2003 rappresenta un anno di particolare per il DLS in quanto, a seguito di una ristrutturazione interna alla SUPSI, viene accorpato con il Dipartimento economia e management (DEM) dando avvio al Dipartimento di scienze aziendali e sociali (DSAS). Al suo interno confluiscono le attività di formazione e di ricerca dei settori dell’economia aziendale e del lavoro sociale. La nuova configurazione comporta la creazione di una nuova sede a Manno e il Dipartimento assume un’importanza rilevante in termini di numero di studenti, di collaboratori/trici, di iniziative e proposte nel settore della formazione continua (CAS, DAS e MAS) e della ricerca. Con gli anni l’organizzazione del Dipartimento si consolida e si sviluppa e tenta di trovare delle connessioni, delle interazioni tra mondi spesso ancora troppo distanti.

Nuovamente nel 2014 la SUPSI procede ad una riorganizzazione interna e incorpora nel DSAS il settore sanitario istituendo così il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS). Dopo 16 anni lascio la mia carica di direttrice e consegno ad altri il futuro del lavoro sociale.