Matematicando

Dal 2 al 5 maggio 2018, a Locarno, si è tenuta la terza edizione del festival “Matematicando. A spasso con la matematica per le strade di Locarno”, un evento per piccoli e grandi, capace di coinvolgere e appassionare studenti di diversi livelli scolastici, docenti e chiunque fosse incuriosito dal vasto mondo della matematica. Dopo il successo delle prime due edizioni, tenutesi nel 2014 e nel 2016, la proposta è stata ancora più ricca e appassionante, inserendosi all’interno del progetto Agorà CME (Communicating Mathematics Education) finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero. Il progetto, rivolto alla divulgazione dei contenuti di ricerca, in particolare matematici, è condotto dal Centro competenze Didattica della Matematica e dal Servizio Comunicazione del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI.

Matematicando festival 2018 è stato inaugurato il 2 maggio con un emozionante spettacolo teatrale dal titolo “Porta a casa la felicità con i trolls e la matematica”, realizzato dagli utenti dell’Istituto Miralago insieme agli allievi di quarta e quinta della scuola elementare di Brissago. Gli organizzatori dello spettacolo e dell’intero festival hanno creduto fortemente che fosse questo il modo migliore per avviare le quattro giornate dedicate alla matematica: una storia di diversità e unione, pensata per includere tutti in questa importante disciplina, vissuta a suon di canzoni e musica, coronata da una suggestiva cornice come quella dell’Auditorium del Centro Dannemann.

Sono seguite due giornate (3-4 maggio) rivolte a studenti e docenti di tutta la scuola dell’obbligo, con alcune proposte pensate anche per la scuola medio-superiore, così da rivolgere sempre più lo sguardo al domani, nel solco della continuità. La formula vincente delle prime due edizioni è stata mantenuta: laboratori interattivi per tutte le età, spettacoli e intrattenimenti pensati per comprendere come la matematica sia dappertutto, a braccetto con le lingue, le scienze, le arti, la giocoleria, la robotica, le tecnologie, i media e molti altri ambiti.

L’ultimo giorno, sabato 5 maggio, è stato come di consueto aperto alla popolazione, ossia a tutti coloro che desiderassero vivere insieme ad altri – amici, genitori, nonni – una giornata ricca di matematica nelle sue tante declinazioni, imparando e divertendosi, a passeggio per le strade di Locarno. Insomma, un modo diverso ed efficace per guardare con altri occhi questa importante disciplina, apprezzandone la ricchezza, la forza e la vastità.

Alcuni dei laboratori proposti nel 2018 sono resi fruibili come schede didattiche sulla piattaforma www.matematicando.supsi.ch che, sempre nell’ambito del progetto Agorà, funge da cassa di risonanza per l’evento. La finalità è quella di diffondere le interessanti e ricche proposte di laboratori a docenti e genitori desiderosi di vivere la matematica in modo creativo e divertente con i bambini e i ragazzi di tutte le età, dai 3 ai 15 anni.

Anche l’edizione del 2018 è riuscita nel suo intento di promuovere e far vivere esperienze positive di matematica, suggerire percorsi di apprendimento, creare dialogo tra docenti, allievi, famiglie, e più in generale l’intera popolazione, rinnovando il fascino per questa disciplina. Lo dimostrano le 132 classi e 2’269 bambini che hanno preso parte all’evento nelle giornate di giovedì e venerdì dedicate alle scuole, e le oltre 3’000 persone che hanno riempito Piazza Grande durante la giornata del 5 maggio aperta alla popolazione. Più di 300 collaboratori e studenti dal DFA hanno contribuito a rendere possibile l’evento. Inoltre, 194 allievi insieme ai loro docenti sono stati coinvolti in prima persona, presentando e gestendo laboratori con attività matematiche interattive e stimolanti ideate e testate in classe durante l’anno scolastico.

Ecco perché gli organizzatori e i docenti coinvolti credono fermamente che Matematicando festival rappresenti un’occasione efficace per diffondere la matematica, facendola uscire dalle aule scolastiche e facendole vivere in tutta la sua ricchezza e dinamicità. L’intento è di svestirla di quell’immagine negativa di disciplina statica, troppo perfetta e di difficile approccio, com’è pensata nell’immaginario di molti, per dare a tutti l’opportunità di avvicinarsi alla matematica come disciplina creativa, formativa, nella quale vi è spazio per discutere, interpretare e costruire.