L’obiettivo dello studio è misurare e descrivere la partecipazione dei soci ATTE alle attività dell’associazione e alla vita sociale in generale. I risultati evidenziano un grado di partecipazione sociale elevato. Si rilevano però alcuni fenomeni che, seppur riguardino la minoranza dei membri, dovrebbero essere presi in considerazione nella pianificazione delle attività future di ATTE. Ad esempio, alcuni soci affermano di sentirsi soli e percepiscono il pensionamento come la fine di un periodo di soddisfazioni e relazioni sociali intense. Sebbene dall’iscrizione all’associazione ci si aspetti di instaurare nuovi contatti, più di un quarto dei membri di ATTE si limita alla lettura della rivista Terzaetà.
L’autrice sottolinea la necessità di ampliare e diversificare il raggio d’azione dell’associazione proponendo attività che possano rispondere alle molteplici aspirazioni individuali. Si rimarca infine il problema del trasporto per chi abita nelle zone più discoste del cantone e l’importanza di coinvolgere maggiormente le persone sole, quelle non autosufficienti e gli uomini, meno inclini ad aderire ad ATTE.
Parola/e chiave
Autore/i
Thea Moretti-Varile
Ente/i
Associazione Ticinese Terza Età (ATTE)
Periodo
1989
Metodologia
Popolazione di riferimento: soci ATTE di 60 anni e oltre.
Campione: N=459.
Raccolta dati: questionari standardizzati e interviste approfondite (ad alcuni soci).
Pubblicazioni
- Moretti-Varile, T. (1990). Implicazione dell’anziano nella ricerca sull’anziano. In Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) (Ed.), Anziano e società: quale partecipazione? Atti del 2° Congresso ATTE (pp. 14–26). Giubiasco: ATTE.
- Moretti-Varile, T. (1990). Rapporto sull’inchiesta relativa alla partecipazione sociale degli anziani dell’ATTE. Giubiasco: ATTE. 47 pagine