Pasti a domicilio: un servizio integrato per le persone anziane [1/2]

La ricerca si propone di analizzare la capacità del servizio di distribuzione di pasti, a domicilio e presso la mensa del centro diurno, di rispondere ai bisogni della popolazione anziana del comune di Chiasso. Tra le persone intervistate, quelle intenzionate a beneficiare del servizio si distinguono per i seguenti aspetti: un’età più elevata (con prevalenza femminile); l’assenza di un coniuge e di un convivente; un grado di disabilità maggiore nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e in particolare quelle legate alla preparazione e al consumo dei pasti; un numero di patologie somatiche più alto e un consumo importante di farmaci; una sintomatologia depressiva e un ricorso ad un’alimentazione meno elaborata associata ad una perdita del piacere di cucinare e all’annullamento degli inviti a pranzo. Dopo aver evidenziato le persone a rischio, gli autori sottolineano l’importanza di una valutazione multidimensionale che possa incentivare la messa a punto, oltre che del servizio pasti, di altre misure preventive quali l’accompagnamento a fare la spesa, l’aiuto nel cucinare e la partecipazione dell’anziano a pasti comunitari.

Parola/e chiave

Aiuti a domicilio

Autore/i

Mariella Borghi, Rita Pezzati, Pierluigi Quadri

Ente/i

Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC) – DSS

Periodo

1990

Metodologia

Popolazione di riferimento: persone in età AVS residenti a domicilio nel comune di Chiasso.
Campione: N=215.
Raccolta dati: questionari standardizzati.

Pubblicazioni

Borghi, M., Pezzati, R., & Quadri, P. (1991). Pasti a domicilio: un servizio integrato per le persone anziane. Mendrisio: OSC. 54 pagine