Il presente e il futuro dell’assistenza e cura in casa anziani

In occasione del novantesimo anno di attività, la casa per anziani Paganini Rè di Bellinzona intende prepararsi alle sfide future derivanti dalla crescente complessità delle situazioni dei residenti. Nasce in questo contesto una collaborazione con la SUPSI per sviluppare un modello di presa a carico centrato sulla qualità di vita. Il modello “Progetti di vita”, basato su un approccio rigoroso, fortemente partecipativo e multiprofessionale, introduce uno sguardo innovativo che consente ai residenti di ripensarsi all’interno della casa per anziani in modo profondamente identitario e progettuale.

L’applicazione del modello, sperimentato con un gruppo di anziani, consiste nell’individuazione di percorsi personalizzati centrati su elementi identitari di qualità di vita. Ad essa partecipano tutti gli attori coinvolti: dal residente stesso, ai suoi familiari, ai collaboratori della casa (personale infermieristico e assistenziale, di riabilitazione e animazione, amministrativo e ausiliario).

Il modello “Progetti di vita” consente di valorizzare tutti quegli elementi soggettivi e relazionali che caratterizzano una vita di qualità in una situazione abitativa comunitaria. Dal canto loro, gli operatori sperimentano una piena appartenenza all’istituzione e una rinnovata motivazione grazie alla valorizzazione delle loro competenze professionali e peculiarità personali.

Parola/e chiave

Case per anziani
Benessere

Autore/i

Luisa Lomazzi, Carla Sargenti Berthouzoz, Rita Pezzati

Ente/i

Centro competenze anziani (CCA) – SUPSI

Periodo

2011 – 2013

Metodologia

Popolazione di riferimento: residenti e personale della casa per anziani Paganini Rè.
Raccolta dati: formazione del personale sull’approccio “Progetti di vita”; sperimentazione dell’approccio con osservazione partecipante.

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