Benessere e qualità di vita negli anziani di oggi: un approccio autobiografico

L’indagine mira a cogliere la percezione e le rappresentazioni degli anziani in Ticino circa il loro benessere e la loro qualità di vita. Il focus è posto, attraverso delle interviste presso i rappresentanti di due generazioni storiche diverse – gli anziani nati tra il 1940 e il 1945 e quelli nati prima del 1930 –, sul significato che essi annettono allo stare bene con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente che li circonda.

I risultati mostrano l’esistenza di situazioni e vissuti diversi all’interno della popolazione anziana in generale e dei due gruppi considerati ma, nel contempo, si identificano alcune linee tendenziali. La buona salute è per tutti sinonimo di benessere in quanto favorisce l’autonomia, l’attività e il movimento. La perdita dell’indipendenza fisica e l’abbandono di attività significative a seguito della fragilizzazione marcano invece, nella percezione degli intervistati, il passaggio all’anzianità. Un ulteriore elemento forte di benessere è il riconoscimento di una certa serenità interiore, alimentata dalla possibilità di intrattenere buoni rapporti con gli altri, e con la famiglia in particolare, mentre vi è un’esigenza di selettività per quanto attiene alle relazioni extra-familiari. In alcuni casi, tipicamente a seguito della perdita del coniuge, l’isolamento sociale è più sofferto e la percezione dell’invecchiamento maggiore.

Parola/e chiave

Benessere
Rappresentazioni
Aspetti socio-storici

Autore/i

Fulvio Poletti, Laura Bertini, Alice Biaggi, Barbara Masotti,
Graziano Meli, Claudio Mustacchi, Michela Nussio

Ente/i

Dipartimento sanità (DSAN) e Dipartimento scienze aziendali e sociali (DSAS) – SUPSI

Periodo

2010 – 2012

Metodologia

Popolazione di riferimento: persone tra i 65 e i 70 anni e di 80 anni e oltre, residenti a domicilio.
Campione: N=40.
Raccolta dati: interviste approfondite.

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