Intervista a Walter Amaro, Responsabile del corso di laurea di Ingegneria meccanica e membro del Consiglio SUPSI

in SUPSI dal 1997

Si ricorda il suo primo giorno in SUPSI?

Sinceramente non ricordo il primo giorno di lavoro; infatti ero già ricercatore e responsabile di settore presso l’Istituto CIM della Svizzera Italiana che, nel 1999, è stato integrato nella SUPSI. Ricordo l’integrazione nella SUPSI come un periodo con qualche incertezza a causa del cambiamento; nel contempo si è trattato di un avvenimento molto stimolante, in quanto già allora mi rendevo conto della potenzialità di sviluppo che avrebbe avuto la SUPSI.

Da quel momento, sono trascorsi più di 20 anni…. Qual è stato il suo percorso all’interno della nostra Scuola universitaria?

In seguito all’integrazione nella SUPSI, la mia funzione nella ricerca non è cambiata fino a quando, nel 2014 a seguito della riorganizzazione dell’iCIMSI, ho assunto la funzione di PMO, ovvero mi occupo della supervisione organizzativa dei progetti e della gestione finanziaria dell’Istituto.

La SUPSI mi ha permesso di rivedere le mie prospettive professionali offrendomi la possibilità di orientarmi anche verso l’insegnamento (attività che tra l’altro avevo già sperimentato con particolare piacere presso la SSST di Bellinzona).
A seguito di un accordo – che permetteva a studenti ticinesi iscritti al curricolo di meccanica/micromeccanica di frequentare i primi due semestri di studio presso la SUPSI ed i restanti 4 semestri all’École d’Ingénieur de l’Arc Jurassien (EIAJ) – nel 2000 sono stato incaricato di sviluppare il programma e i contenuti dei corsi offerti in SUPSI.
Questo accordo è stato il preludio all’offerta del Corso di Laurea di Ingegneria meccanica della SUPSI avvenuta nel 2004. Da allora ricopro la funzione di responsabile del Corso di Laurea e insegno in diversi corsi professionalizzanti.
Un’altra opportunità mi è stata offerta con la realizzazione del Master MSE dove, oltre alle attività di Advisor e Tutor, ricopro la funzione di responsabile della MRU – Mechanical Engineering and Materials.
Infine dallo scorso anno faccio parte del Consiglio della SUPSI in qualità di rappresentante del corpo accademico.

Essere attivi presso la stessa realtà da così tanti anni è segno di attaccamento: cosa le piace di più del suo lavoro, del mondo SUPSI?

Sono particolarmente attaccato all’Istituzione che in fondo sento un po’ mia, in quanto anch’io ho partecipato allo sviluppo del progetto SUPSI e di questo ne vado orgoglioso. Sicuramente, il fatto di poter operare sia nel mondo della ricerca che in quello dell’insegnamento lo ritengo estremamente stimolante e motivante, perché ogni giorno è diverso e si può apprendere sempre qualcosa di nuovo. Insomma non c’è mai il tempo di annoiarsi!

C’è un progetto o un’attività particolare, a cui ha preso parte, di cui va particolarmente fiero o che ritiene importante per lo sviluppo della Scuola o di un suo settore/ambito?

In oltre 25 anni di progetti interessanti ne ho vissuti molti, dagli innumerevoli progetti di ricerca con le aziende del territorio, alla realizzazione della rete Nazionale di competenza delle SUP nella Tecnologia dei Materiali, alla concretizzazione del Corso di Laurea di Ingegneria meccanica, alla realizzazione del Master in Precison Manufacturing in collaborazione con un’università Cinese, insomma una lunga lista.
L’attività in particolare che, come la prima volta, mi riempie di fierezza è la consegna dei Diplomi quando vado a congratularmi con i miei studenti ormai pronti ad affrontare il mondo del lavoro: vedo così concretizzarsi il lavoro di tutto il corpo insegnante.

C’è un ricordo particolarmente felice o un aneddoto che vorrebbe condividere?

Ci sono tanti ricordi felici, il più recente è stata la mia elezione in qualità di rappresentante del corpo accademico al Consiglio delle SUPSI.

Se volesse rivolgere un augurio alla SUPSI per il suo anniversario, guardando magari al futuro, cosa direbbe?

Direi che in questi 20 anni l’obiettivo principale della SUPSI è stato quello di espandersi per raggiungere una dimensione ideale e conforme al nostro territorio nei suoi mandati istituzionali che sono la Formazione di base, la Formazione continua, la Ricerca e i Servizi.
Per il futuro le auguro che sappia confermare tutto quanto di eccellente fatto fino ad oggi e che sia sempre in grado di adattarsi alle esigenze del mercato che, come quotidianamente viviamo, è assai dinamico.