Posata la prima pietra del Campus universitario SUPSI di Mendrisio-Stazione

Manno, 10 aprile 2017 – Dopo otto anni di ideazione e progettazione, il Campus universitario SUPSI di Mendrisio-Stazione entra nella fase di costruzione. Posata questa mattina la prima simbolica pietra dell’edificio che, dall’anno accademico 2019/2020, ospiterà il Dipartimento ambiente costruzioni e design.

Si è svolta questa mattina, nell’area di cantiere accanto alla stazione, la Cerimonia di posa della prima pietra del futuro Campus universitario SUPSI di Mendrisio. Un momento speciale e ricco di emozioni, svoltosi in presenza delle autorità comunali e cantonali, dei membri della Direzione e del Consiglio SUPSI, del team di progettisti, della stampa e di numerosi collaboratori della Scuola.

La posa della prima pietra – rappresentata da un “matitone” in granito ticinese dall’altezza di 2,80 metri, simbolo degli ambiti di approfondimento dell’ambiente, delle costruzioni e del design che si insedieranno nella futura sede – è stata anticipata dal saluto di benvenuto del Direttore generale SUPSI Franco Gervasoni e dagli interventi ufficiali del Presidente del Consiglio SUPSI Alberto Petruzzella, del Vice Sindaco della Città di Mendrisio Samuel Maffi, del Consigliere di Stato On. Manuele Bertoli e, infine, dell’architetto Andrea Bassi.

“Un avvenimento, quello odierno” – secondo il Direttore generale SUPSI Franco Gervasoni – “che rende ancora più significativo questo 2017, anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della fondazione della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Con la posa di questa prima pietra si concretizza la realizzazione del grande progetto logistico che renderà la SUPSI sempre più attrattiva per studenti e collaboratori nei prossimi 20 anni e che porterà alla realizzazione anche di un Campus a Lugano-Viganello (insieme all’USI) e a Lugano-Stazione”.

“Trascorsi otto anni dalla fase di ideazione a oggi, lungo un percorso non esente da ostacoli” – ha esordito il Presidente SUPSI Alberto Petruzzella – “si apre la fase di realizzazione del Campus di Mendrisio-Stazione che, a partire dall’anno accademico 2019/2020, accoglierà il Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) con circa 250 collaboratori, 650 studenti della formazione di base e oltre 700 studenti all’anno della formazione continua”. A trasferirsi dall’attuale sede di Lugano-Trevano infatti, i cinque corsi di laurea Bachelor in Ingegneria civile, Architettura, Comunicazione visiva, Architettura d’interni e Conservazione, il Master in Conservazione e restauro e le cinque unità che si occupano di formazione continua, ricerca applicata e prestazioni di servizio: l’Istituto scienze della terra, l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito, l’Istituto materiali e costruzioni, il Laboratorio cultura visiva e il Laboratorio di microbiologia applicata.
“La vicinanza con l’Accademia di Architettura dell’USI – prosegue Alberto Petruzzella – “permetterà una virtuosa relazione reciproca tra docenti, ricercatori e studenti, rafforzando nel territorio l’offerta formativa caratterizzata da una formazione duale con i modelli accademici e professionali. Grazie a queste collaborazioni, in Ticino sarà così possibile realizzare una realtà in cui i due modelli formativi non siano in contrapposizione, bensì coesistenti e in sinergia, permettendo una costante crescita degli istituti formativi e un’ottimizzazione delle risorse”.

Con la posa della prima pietra entra nel vivo uno dei cantieri più importanti della storia di Mendrisio, una realtà resa possibile grazie al rapporto di fiducia esistente tra il Comune e la SUPSI, con il sostegno dell’autorità cantonale. Per Samuel Maffi, Vice Sindaco, “il Campus universitario SUPSI rafforza l’immagine della Città e rappresenta un ulteriore passo verso la riqualifica del comparto della stazione ferroviaria; stazione che, come mostrano gli esempi di altre città elvetiche, è sempre più fulcro di uno sviluppo urbanistico e commerciale”. Con il sostegno a questo progetto, Mendrisio potrà partecipare direttamente al consolidamento e allo sviluppo di uno dei tre poli di eccellenza nel campo dell’architettura, della gestione del territorio e del design del sistema universitario svizzero, ottenendo al contempo una nuova opportunità di progresso in campo culturale, scientifico ed economico.

“L’investimento nel campo della formazione e nella gioventù è un arricchimento per la Città di Mendrisio e per tutto il Cantone”: ad affermarlo il Consigliere di Stato On. Manuele Bertoli che, nel suo discorso, ha espresso felicità per la nascita della sede universitaria proprio sul sedime in cui – presso l’ex fabbrica Rirì che ha lasciato posto al cantiere – lavorò suo nonno fino all’età di oltre 70 anni.

Il Campus SUPSI di Mendrisio-Stazione è motivo di orgoglio anche per l’architetto Andrea Bassi, coordinatore del team dei progettisti, contitolare dello studio di architettura ginevrino Bassicarella Architects SA – vincitore con il progetto Ascensus del concorso internazionale di progetto svolto fra il 2012 e 2013 – nonché diplomato dell’allora Scuola Tecnica Superiore di Lugano-Trevano, in seguito integrata nella SUPSI.
“Il DACD è l’istituzione che per eccellenza rappresenta la cultura della costruzione nella nostra regione, per cui siamo onorati e orgogliosi di aver vinto il concorso internazionale di architettura e di poter partecipare alla realizzazione di questa struttura pubblica”. Ascensus, scelto per la sua precisa volontà di appartenenza alla regione e alla struttura territoriale – in sintonia con le visioni di sviluppo della SUPSI e della Città di Mendrisio – è caratterizzato dall’approccio semplice d’inserimento del nuovo e voluminoso corpo nel tessuto urbano.
Il nuovo edificio – che propone una prefabbricazione completa della struttura statica e di rivestimento, con un alto livello di finitura – è energeticamente ottimale e con un fattore di sostenibilità molto elevato, sia dal punto di vista costruttivo, sia dal punto di vista economico e sociale. La prefabbricazione proposta, simbolo di flessibilità e durabilità, permetterà di adeguarsi in continuo alle variegate esigenze future.
“Siamo inoltre molto felici” – conclude l’arch. Bassi – “ perché allo stato attuale degli appalti pubblici condivideremo l’avventura dell’esecuzione con gli imprenditori ticinesi, con i quali guideremo il progetto dalla concezione verso la realtà”.

Tra il 2017 e il 2018 è prevista l’esecuzione dell’opera grezza del nuovo Campus. La fine dei lavori è pianificata a fine luglio 2019, a conclusione delle opere di finitura e di messa in esercizio.
A settembre 2019 il DACD potrà quindi aprire le porte del nuovo anno accademico nella sede di Mendrisio che, adiacente alla stazione FFS, favorirà l’accesso tramite i mezzi pubblici. Un piccolo ma significativo contributo alla sostenibilità del nostro Cantone.