Futuri docenti e lavoratori

Da settembre la formazione dei docenti per le scuole medie segue il modello parallelo alla professione

In primavera il Gran Consiglio ha approvato una modifica di legge che permette lo svolgimento di attività come docente di scuola media già durante la formazione. Questa modifica ha aperto la strada a un’importante evoluzione nei piani di studio del DFA: con l’inizio dell’anno accademico 2013/2014 ha infatti preso avvio la nuova formazione dei docenti di scuola media secondo il modello parallelo alla professione, in sostituzione della formazione a tempo pieno. La revisione della formazione ha interessato soprattutto la distribuzione dei corsi sui due anni e ha portato a una revisione completa del calendario. Concretamente, gli studenti che si formano per diventare docenti di scuola media sono occupati solo il lunedì e il mercoledì pomeriggio con corsi al DFA e al giovedì presso una sede di scuola media per svolgere la pratica professionale. Rimane una quota importante di tempo a disposizione per conciliare la propria formazione con eventuali attività professionali o familiari. Grazie alla flessibilità permessa dalla nuova legge, quest’anno sono stati assegnati incarichi d’insegnamento fino a metà tempo a studenti in formazione al I anno al DFA in matematica, educazione visiva, arti plastiche, francese, tedesco, geografia e, anche se in misura più limitata, in scienze naturali. Per queste persone, l’incarico d’insegnamento nel settore sostituisce la pratica professionale richiesta nell’ambito della formazione stessa. La fase di ammissione ha dimostrato ampiamente quanto questa nuova formula corrisponda alle esigenze dei futuri docenti. Più di 300 candidati con ottimi profili, di cui più della metà provenienti dal Ticino, hanno formulato domanda di ammissione di fronte a una disponibilità di circa 80 posti di formazione. Questi dati confermano la forte attrattiva che la professione docente ancora esercita. Significative le differenze nei numeri di candidati all’ammissione tra le diverse materie: mentre in alcune materie, come ad esempio l’italiano e la storia, il numero di candidati ha superato di gran lunga il numero di posti disponibili, arrivando a rapporti di cinque candidati per posto, in altre materie, come il francese e il tedesco, il numero di candidati era già in partenza inferiore al numero di posti disponibili. La nuova formazione è stata concepita per essere compatibile con i requisiti della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) per il riconoscimento intercantonale della formazione. Una domanda di riconoscimento in tal senso è stata inviata, tramite il DECS, a inizio settembre 2013; una decisione è attesa entro un anno. In funzione del riconoscimento, i diplomati del DFA con il nuovo modello parallelo alla professionale potranno, al pari di coloro che si sono formati con il modello a tempo pieno, insegnare in qualsiasi cantone svizzero.

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