Keynote Speaker

Titolo: Quello che lo sport insegna al management (e il management può insegnare allo sport)

Relatore: Alessandro Siviero

Docente e responsabile del Bachelor in Leisure Management SUPSI, dottore di ricerca in economia aziendale, ha collaborato con diverse Università in Europa sui temi di management, marketing, e comunicazione. Professionalmente nasce come formatore aziendale, poi consulente di marketing, imprenditore, ha lavorato nel settore sportivo italiano con la Federazione Italiana Golf e in Ticino come Direttore Marketing dell’Hockey Club Lugano, cambiandone in pochi anni l’immagine e la notorietà.

Descrizione: Atteggiamento vincente, motivazione, preparazione, sapere vincere, self persuasion: parole ricorrenti nello sport e, a volte, anche nel management. Cosa può insegnare lo sport ai manager che vogliono gestire risorse e persone? Durante questo comprenderemo cosa ci dicono le ultime ricerche sulle capacità di superare i propri limiti e come possiamo declinare le migliori tecniche adottate dagli sportivi nella nostra quotidianità professionale.

 

Titolo: Organizzare un grande evento sportivo

Relatore: Andrea Trabuio

Nato a Venezia nel 1964, si laurea in Economia Aziendale a Ca’ Foscari dove segue il Master in Comunicazione d’Azienda UPA. Dopo essere stato il Direttore Generale della Maratona di Venezia per dodici anni, inizia nel 2008 una collaborazione intensa con RCS Sport per organizzare la Maratona di Milano di cui diventa Direttore, trasformandola da “gara di un giorno” a un grande evento sportivo di richiamo per i runner di tutto il mondo, arricchendo la manifestazione con alcuni spin-off importanti come la Milano School Marathon e il Milano Running Festival. Negli ultimi anni si è dedicato anche allo sviluppo degli eventi sportivi a partecipazione di massa contribuendo alla diversificazione delle attività di RCS Sport in Italia e all’estero, introducendo in Italia format internazionali e di grande successo: Fisherman’s Friend Strongman Run, The Color Run ed Electric Run. E’ race director della Abu Dhabi Marathon negli Emirati Arabi e segue lo sviluppo delle Gran Fondi di Ciclismo in italia (Gran Fondo Strade Bianche, Gran Fondo ll Lombardia) e all’estero  (licenze Gran Fondo Giro d’Italia). E’ anche lifecoach e tra le ulteriori attività svolte ci sono anche docenze presso Master organizzati in Facoltà diverse sul tema “Event Management”.

Descrizione: L’organizzazione di un grande evento sportivo a partecipazione di massa rappresenta una sfida notevole che implica la gestione dei rapporti con una molteplicità di interlocutori. Molti gli aspetti da prendere in considerazione, tra questi il rapporto che si instaura tra la manifestazione stessa e la città che la ospita. Da considerare anche la crescita dell’evento che, edizione dopo edizione, sviluppa i propri tratti distintivi diventando a tutti gli effetti un brand conosciuto, in alcuni casi, anche a livello internazionale. Da una manifestazione possono successivamente nascere dei format di successo, come vedremo durante la presentazione di Andrea Trabuio.

 

Titolo: Sviluppare competenze di vita attraverso lo sport 

Relatore: Giona Morinini

Psicologo di formazione e appassionato di sport. Dopo la laurea in psicologia, si specializza prevalentemente in due ambiti: la psicologia dello sport e la psicoterapia. La psicologia dello sport lo porta a lavorare con tutti gli attori del mondo dello sport, mentre la psicoterapia gli permette di approfondire le tematiche legate alle emozioni e alle relazioni. Attraverso la dialettica di queste due discipline, propone diverse attività volte a favorire una riflessione su come costruire un contesto sportivo in cui si possa stare bene e raggiungere i propri obiettivi.

Descrizione: Spesso si dice che lo sport possa essere una palestra di vita, ovvero un ambito in cui si imparano svariate competenze che possono essere utili nella vita più in generale. Questo può effettivamente accadere, ma per avere maggiori probabilità che questo accada, è importante sapere cosa si vuole trasmettere ai giovani che praticano sport e come farlo. Durante la presentazione, andremo ad esplorare alcune delle competenze che si possono sviluppare attraverso lo sport e quali competenze possono essere utili per essere performante nel contesto sportivo.

 

Titolo:  FC Lugano nella UEFA Europa League, una grande sfida organizzativa

Relatori: Michele Campana e Luca Pedroni

Michele Campana è Direttore Generale del FC Lugano dal 2015. Nel suo ruolo si occupa della gestione del budget del club bianconero, di tutti gli aspetti organizzativi e dei rapporti con i vari interlocutori interni ed esterni. In occasione della partecipazione del FC Lugano alla UEFA Europa League 2017/2018 ha gestito in prima persona i contatti con la federazione europea. Campana ha precedentemente ricoperto il ruolo di Executive Assistant, Project Manager e Head of Sponsoring & Hospitality del club bianconero. In passato ha maturato una pluriennale esperienza presso la società diconsulenza e revisione Ernst & Young.

Luca Pedroni è Responsabile Marketing e Business Development del FC Lugano dal 2017. Dopo una formazione universitaria nella comunicazione aziendale e nel marketing ha maturato un’esperienza decennale alla RSI. All’interno dell’azienda ha lavorato in diverse posizioni, prima di spostarsi al Dipartimento Sport nel 2013 con la funzione di giornalista sportivo (TV e Web). In occasione della UEFA Europa League 2017/2018 ha gestito la parte Media e Hospitality per il club, lavorando a stretto contatto con la UEFA e i media nazionali e stranieri.

Descrizione: La partecipazione di un club professionistico ad una competizione internazionale rappresenta una sfida importante per gli addetti ai lavori. Un vero e proprio progetto da gestire a 360 gradi con ripercussioni sugli interlocutori interni ed esterni. Quali sono state le principali sfide organizzative cui ha dovuto far fronte il FC Lugano in occasione della partecipazione alla UEFA Europa League? Quali le principali competenze messe in campo dagli addetti ai lavori bianconeri, necessarie per la gestione dell’intero progetto sportivo?

 

Titolo: Gestione grande evento versus gestione aziendale. Dov’è la differenza… se c’è?

Relatore: Roberto Schneider

Pluriennale esperienza nell’ambito del management e del marketing. Laureato in economia all’Università di Zurigo, dal 1984 al 1988 ha lavorato presso la Direzione Generale di Publicitas international a Losanna, svolgendo attività in diversi mercati europei quali Grecia, Inghilterra e Italia. Nel 1988 ha fondato SC Marketing Consult SA che dirige dal 2006 quale amministratore unico. In passato ha praticato atletica leggera entrando nei 10 migliori al mondo della sua disciplina. Promotore ed organizzatore di grandi eventi quali slowUp, Walking Lugano, Ladies Run Ticino e Miglior sportivo ticinese dell’anno.

Descrizione:  Sono sufficienti le consuete competenze manageriali per gestire un grande evento? O sono indispensabili altre e ulteriori conoscenze? Quali? E le competenze acquisite nella gestione di un grande evento sono oggi utili e (più) vincenti anche in settori economici “tradizionali”?

 

Titolo:  L’uomo senza competenze, ovvero come farsi largo nel mondo del Teatro senza saperne assolutamente nulla.

Relatore:  Luca Spadaro

Fondatore di “Teatro d’Emergenza” compagnia teatrale di Lugano, regista, drammaturgo e pedagogo teatrale. Ha messo in scena più di 30 spettacoli. Collabora con diverse scuole e accademie in Italia e Svizzera. È in fase di pubblicazione un suo libro che coniuga la didattica teatrale al mondo delle neuroscienze..

Descrizione:  Nella nostra epoca “iper-comunicativa” è possibile occuparsi di qualcosa di complesso come l’arte teatrale senza avere conoscenze specifiche? In questa realtà fluida quali sono e dove si trovano le competenze capaci di farci evolvere?

 

Titolo: Arte e tecnologia digitale, un connubio possibile

Relatore: Gianni Rodenhauser

La formazione in fisioterapia mi ha portato a una profonda conoscenza dell’anatomia umana. Questa, a sua volta, mi è stata da guida nello sviluppo, da autodidatta, delle abilità artistiche nella creazione di sculture in bronzo e in marmo. Convinto sostenitore della tecnologia e della continua innovazione, frequentando la fonderia d’arte di Oscar Innocenti, Rancate CH  e l’atelier di Ezio Negretti, Baraggia IT,   in cui si realizzavano ingrandimenti di opere di scultori di livello internazionale, dall’incontro con persone d’esperienza, potevo ampliare le competenze e le capacità tecniche sul campo.

Descrizione:  Il DIGITALE si riferisce ai dati e a tutto ciò che può essere rappresentato dai numeri. Pertanto, in senso stretto, è un sinonimo di “numerico”. L’ARTE è il prodotto o il processo di disporre deliberatamente di elementi (spesso con significato simbolico) in un modo che influenzerà uno o più sensi, emozioni e intelletto. Generalmente, l’arte è fatta con l’intenzione di stimolare pensieri ed emozioni. Apparentemente i due concetti (i numeri e l’espressione creativa) sembrano abbastanza distanti, ma al giorno d’oggi entrambi i termini sono ampiamente usati e combinati con molti significati aperti. In senso ampio, “arte digitale” è un termine applicato all’arte contemporanea che utilizza le tecnologie digitali e i media digitali.

 

Titolo:  Nel Bel Mezzo di un Gelido Inverno

Relatore:  Marco Lorenzi

Classe 1983 si diploma come attore presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, diretta all’epoca da Mauro Avogadro. 2009 fonda la sua compagnia, il Mulino di Amleto, con sede a Torino e parallelamente inizia la sua carriera da regista. Viene chiamato a dirigere, tra gli altri: “Streamers” e la “La tempesta”, “Sorvegliati-un progetto su Jean Genet”, “Doppio-Inganno una commedia perduta di William Shakespeare”, “Gl’innamorati di Carlo Goldoni”, “Cenerentola”, “Mahagonny. Una scanzonata tragedia post-capitalistica”, “Il Misantropo di Moliére-Una Commedia sulla Tragedia di Vivere Insieme”, “Ruy Blas- Quattro Quadri sull’Identità e sul Coraggio”, “Platonov- Un Modo come un Altro per Dire che la Felicità è Altrove”. Il lavoro svolto da Marco Lorenzi come regista è un lavoro molto incentrato sulla figura dell’attore, sulla ricerca della sua individuale e personale “bellezza” e sulla sua capacità creativa. Grande importanza è data alla preparazione fisica, le prove sono organizzate sempre con un training molto intenso, giochi teatrali, acrobatica, improvvisazioni, fino alla costruzione di scene del testo che poi diventerà lo spettacolo.

Descrizione:  Cosa vuol dire gestire una squadra di persone, di uomini, di emozioni paure e ambizioni quando da una parte abbiamo precisi target da raggiungere per soddisfare le aspettative della “produzione” e dall’altra abbiamo i nostri desideri artistici? Affrontare la paura, gestire psicologie diverse e delicate, motivarle per arrivare a dare il massimo per un progetto comune è forse l’esperienza più utile che posso raccontarvi in questo mio contributo. Sviluppare una produzione teatrale è sempre una sfida emozionante, piena di rischio, ma anche piena di imprevisti comici e divertenti, ma soprattutto è una esperienza di dialogo, di comprensione e di gestione della nostra umanità.

 

Titolo:  Progetto creativo

Relatore:  Daniele Finzi Pasca

Daniele Finzi Pasca è clown, autore, regista e coreografo, nato a Lugano e cosmopolita in quanto ad attività. Con la Compagnia Finzi Pasca, da lui fondata insieme ad Antonio Vergamini, Hugo Gargiulo, Julie Hamelin Finzi e Maria Bonzanigo, ha firmato la creazione e la regia di grandi eventi quali 3 cerimonie olimpiche (Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006 e di Sochi 2014, nonché Cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Sochi 2014), 2 spettacoli per il Cirque du Soleil (Corteo, con oltre 8 milioni di spettatori in una tournée di 10 anni, ripresa nel 2018, e Luzia che dal 2016 ha raggiunto oltre 1 milione di spettatori), Montréal Avudo, uno spettacolo multimediale all’aperto per i 375 anni della città (249’000 spettatori in 4 mesi) e l’ultimo spettacolo creato è Abrazos commissionato dalla Feria Estatal de León con oltre 200’000 spettatori. Ha diretto alcune opere liriche (Aida e Requiem di Verdi a San Pietroburgo con il maestro Valery Gergiev, Pagliacci e Carmen al Teatro San Carlo di Napoli con Zubin Mehta e L’Amour de Loin, coprodotto con l’English National Opera).

 

Titolo:  Trollare=capitale: come la cultura dei millenials può salvare l’ arte e l’ economia.

Relatore:  Andrea Villa

Nominato Piemontese dell’anno 2019, è stato pubblicato dai maggiori quotidiani nazionali ed internazionali, come Il Corriere della Sera, La Repubblica, Artribune, Vice, L’ Espresso ed Huffington Post, e trasmesso su La7, Radio 2, TGR Rai e SkyTg24. Ha esposto in Musei e Fondazioni Internazionali, come CAMERA Centro Italiano Per la Fotografia, Palazzo Saluzzo di Paesana e MIIAO, Museo Internazionale di Arti Applicate. Hanno scritto di lui: Matteo Salvini, Nicola Porro,  Ferzan Özpetek. I suoi lavori sono pubblicati da Virtuosa-mente nel libro  “Ut pictura poesis. I testi, le immagini, il racconto” di S. Barillari e M. di Febo, in vendita presso tutti i negozi Feltrinelli Store, Mondadori Store e su IBS Libri.

Descrizione:  Tutto ciò che sapevo era falso: che l’ arte contemporanea è morta, che non ci sono più avanguardie artistiche, che i millenials sono la generazione perduta, che i mass media sono criptici ed irraggiungibili, che con la cultura non si mangia.  In questo speech vi spiegherò come le nuove culture di internet possono ridare vitalità economica ed intellettuale artistica alla contemporaneità, e come la cultura e la conoscenza della storia dell’ arte può  essere applicata per creare brand, contenuti virali sui social e mass media classici, collaborazioni pubblicitarie e vendite nel campo dell’ arte.
Ovvero, che i giovani millenials e gli anni ’10 del duemila non sono affatto in crisi.

 

Titolo:  da CHAOS a KOSMOS

Relatore: Nicolo’ Bravetta

Regista internazionale di advertising commercials.
Il suo lavoro sul campo inizia 17 anni fa come assistente di colui che fu l’aiuto di Mario Monicelli, e Luchino Visconti, ha collaborato con grandi personaggi del cinema italiano come Ninetto Davoli, Carlo Lizzani, Edwige Fenech, Giancarlo Giannini, per fare alcuni nomi. Alcuni anni dopo, Il suo gusto e la sua personale estetica lo portano ad essere un nome conosciuto nel panorama dei registi pubblicitari, membro dell’ Air3 (Associazione italiana registi) ed ADCI (art directors club Italia). Ha firmato la regia di commercial per i marchi più prestigiosi come: Maserati, Ferrari, Lamborghini, Porsche, Alfa Romeo, Jeep, Volvo, Fiat, Lanvin, La Perla, Amen, Vogue … per i gruppi Publicis, Leo Burnett , Saatchi & Saatchi, Duke and Earl, Mccan Erickson, Goettsche, Gray, Lowe Adventa, Innocean Worldwide.  Rappresentato per l’estero dalla prestigiosa Trinty agency di Monaco e per l’Italia da Idiana Production, affianco a nomi come Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino.
E’un musicista batterista. questa connessione con la musica vive anche nei suoi film, dove il ritmo è sempre un elemento fondamentale.

Descrizione:  Sviluppo delle competenze nel project management durante la creazione ed elaborazione della regia di un commercial. Dall’idea al crafting, tra incudine e martello tra regia e budget, la gestione dei rapporti tra casa di produzione, agenzia creativa e cliente. Restrizioni, necessità, problemi e soluzioni, equilibrio tra creatività e procedura, una costante ricerca all’ innovazione per la soddisfazione personale e quella del committente. Il problem solving come tool creativo. In fondo è sempre un’ opportunità.

 

Titolo:  Quando l’architetto diventa un direttore d’orchestra

Relatore: Nicola Castelletti

Classe 1980, si è laureto in architettura nel 2005. Dopo alcune esperienze all’estero, nel 2007 intraprende un persorso individuale che si concentra sulla conservazione, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio culturale collaborando con specialisti di vario genere in ambito paesaggistico e architettonico, didattico (insegnamento universitario) e più recentemente anche espositivo e museale.

Descrizione:  Racconto e valutazione critica di un intervento di valorizzazione di un bene culturale come esempio per discutere attorno alla complessità di un progetto contemporaneo in cui un Direttore d’orchestra, generalista nel suo ambito professionale, si avvale della collaborazione di più specialisti per raggiungere un obbiettivo condiviso. Riconoscere la complessità di una realtà significa gettare le basi per la nascita di un gruppo interdisciplinare in cui spetta al Direttore d’orchestra trovare i giusti equilibri.