Sfide poste dal jobsharing

L’introduzione del jobsharing in un’organizzazione presuppone anche un ripensamento dell’organizzazione del lavoro e se da una parte offre ai datori di lavoro numerosi vantaggi, dall’altra li pone allo stesso tempo di fronte a nuove sfide:

  • Maggiore investimento per il reclutamento e l’accompagnamento. La coppia in jobsharing forma un’unità ma è comunque composta da due persone che possono essere selezionate e reclutate separatamente, ma che devono però anche condividere modalità e cultura lavorativa. Il processo di reclutamento può risultare più lungo e bisogna anche prevedere un tempo di accompagnamento iniziale del binomio.
  • Tempo e costi per la comunicazione e la messa in comune del lavoro. È auspicabile prevedere almeno una mezza giornata lavorativa in copresenza per garantire di avere tempo per lo scambio tra i partner e con l’équipe coinvolta. È anche importante vegliare che sia curata la comunicazione tra i partner del jobsharing e il resto del team.
  • Possibile aumento dei momenti di mediazione. È bene considerare che tra i partner in jobsharing potrebbero esserci dei conflitti o delle differenze di vedute, per questo è importante curare bene la procedura di reclutamento e garantire un periodo di prova offrendo un accompagnamento.