Rapporto finale progetto Argor-Heraeus SA

Sviluppo di un sistema di cost accounting per la comprensione dei costi del flusso di raffineria

Descrizione

Argor-Heraeus è parte della Global Business Unit Heraeus Precious Metals (HPM) del Gruppo tecnologico tedesco Heraeus, maggiore provider a livello globale nel settore dei metalli preziosi. Uno dei core business dell’impresa è la raffinazione di metalli preziosi come oro, argento, platino e palladio e i suoi clienti sono principalmente banche centrali e commerciali, zecche, miniere, produttori di gioielli e orologi, commercianti e altri consumatori industriali.

L’incarico assegnato da Argor-Heraeus SA consiste nello sviluppo di un sistema di cost accounting che consenta una comprensione del comportamento e dell’incidenza dei costi del flusso di raffineria, ovvero dei costi che il reparto di raffineria genera sull’intero processo produttivo.

Il modello proposto dal team di progetto è identificabile in un full costing tradizionale, la cui unica differenza è la mancata imputazione di costi direttamente alle unità finali di imputazione. Il modello evidenzia la presenza di tre diversi tipi di centri di costo: i CDC ausiliari, i service center e i CDC primari; quest’ultimi sono a loro volta suddivisi in 3 diverse categorie: fonderia, raffineria e attività di supporto.
I costi dell’azienda non sono mai imputati direttamente alle unità finali di imputazione; ciò significa che tutte le imputazioni sono di tipo indiretto. Per quanto riguarda la localizzazione primaria essa dipende dalla voce di costo a cui ci si riferisce: alcune voci generali, come ammortamenti e costi del personale, possono essere distribuite su tutti i centri costo a dipendenza della loro natura; voci più specifiche, come i costi dei prodotti chimici, vengono attribuite solamente ai centri di costo primari in quanto sono direttamente collegabili alla produzione; infine i costi per interessi vengono totalmente assegnati ad un apposito centro di costo primario.
In seguito, si passa alla localizzazione secondaria in cui i costi dei CDC ausiliari e dei service center vengono attribuiti ai CDC primari di produzione attraverso delle chiavi di localizzazione stabilite dall’azienda.
Infine, i costi dei CDC primari vengono imputati alle diverse unità finali di imputazione stabilite dal team di progetto utilizzando determinate chiavi di ripartizione in modo da poter determinare il costo totale e unitario della singola categoria di prodotto.

Il modello proposto dal team di progetto presenta tuttavia dei limiti. La struttura dei costi dell’impresa non rende semplice la realizzazione di un modello di cost accounting come indicato dalla letteratura data la complessità della contabilità e del processo produttivo, in quanto non è possibile imputare i costi direttamente alle unità finali di imputazione e anche per il reperimento dei dati di cui si necessità.  Inoltre, la complessità nei processi produttivi porta un livello superiore di difficoltà all’elaborazione del modello, presentando casistiche diverse per ogni tipologia di metallo prezioso che l’azienda prende in custodia per la lavorazione. Per tali motivi, i costi a cui si è giunti non costituiscono un valore effettivo ma un’approssimazione che più si avvicina al vero (in quanto il margine d’errore sembra essere limitato). I limiti per la definizione dei costi del modello proposto potrebbero essere risolti utilizzando il direct costing, il quale permetterebbe di fare una distinzione tra costo fisso e costo variabile in modo da verificare l’efficienza del reparto di volta in volta.

Team di progetto

Zoran Anastasov
Jasmine Morandi
Alessandro Rimoldi

Partner di progetto

Argor – Heraeus SA
Via Moree 14
6850 Mendrisio
www.argor.com

Referenti aziendali

Benedetta Masciari – CFO

Coach SUPSI

Claudio Cereghetti