I bisogni formativi delle badanti provenienti dall’estero

La ricerca si inserisce in un progetto europeo il cui fine è di fornire una prima prospettiva internazionale circa la formazione per migranti che assistono persone anziane. Allo scopo di conoscere i bisogni formativi di questi curanti, il loro punto di vista sul tema è stato sondato attraverso interviste nei cinque paesi partner.

Dalle testimonianze raccolte, in Ticino come altrove, più che gli aspetti tecnici legati al lavoro di cura emergono importanti preoccupazioni che ostacolano il benessere di queste persone, per lo più impiegate quali badanti, facendole sentire in posizione di inferiorità. Tra queste apprensioni vi è l’esperienza di un importante isolamento legato alla sovrapposizione tra il luogo di vita e il luogo di lavoro. Anche la precarietà professionale è un elemento di stress non indifferente ed è connessa allo stato di continua incertezza dovuto alla possibile fine, da un giorno all’altro, del rapporto di lavoro (a seguito della morte dell’utente).

Secondo gli autori dello studio, la formazione e la conseguente certificazione professionale aiuterebbero queste persone, già svantaggiate dal punto di vista linguistico, a sentirsi maggiormente riconosciute e sostenute nella realtà in cui operano. Altrettanto importanti sono i gruppi di auto-aiuto e l’inserimento in reti di ricerca di lavoro. Infine, le problematicità legate al lavoro di badante sono aspetti che meritano di essere trattati nelle formazioni a loro rivolte.

Parola/e chiave

Aiuti a domicilio

Autore/i

Jonathan Kaplan, Rita Bencivenga, Vincenzo D’Angelo, Stefan Kunz,
Filippo Bignami, Alister Charnley, Stanislava Tsoneva

Ente/i

Studio TAF (Genova)
Dipartimento sanità (DSAN) – SUPSI
Kaplan Consulting (Parigi)
West Lothian College (Lothian)
Znanie Association (Sofia)

Periodo

2011 – 2013

Metodologia

Popolazione di riferimento: curanti immigrati che hanno assunto il ruolo di badante in 4 aree geografiche (oltre al Ticino, alcune zone di Bulgaria, Italia e Scozia).
Campione: N=50; in Ticino N=10.
Raccolta dati: interviste approfondite.

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