Valutazione dei centri diurni terapeutici in Ticino

Nell’ottica di una migliore pianificazione dei servizi, la ricerca analizza il ruolo dei centri diurni terapeutici nel mantenimento a domicilio delle persone con demenza. Tale scopo è perseguito raccogliendo le impressioni di chi opera nel settore.

Rispetto al passato, rilevano gli interlocutori dello studio, la demenza si manifesta anche in persone più giovani e vi è una maggiore propensione alla richiesta di aiuti esterni. I bisogni percepiti sono diversi a seconda che i curanti siano anziani o giovani: i primi sottolineano l’importanza di poter prima di tutto disporre di un luogo in cui far soggiornare per un periodo il congiunto malato, i secondi, professionalmente attivi, rivendicano una maggior flessibilità oraria da parte dei servizi esistenti.

La previsione di una nuova e maggiore richiesta di prestazioni in questo ambito si traduce nella necessità di estendere l’attività dei centri diurni terapeutici, sia dal punto di vista qualitativo (attraverso un’offerta maggiormente diversificata e flessibile) sia da quello quantitativo (con una maggiore capillarità territoriale). Il raggiungimento di un migliore coordinamento con gli altri servizi rappresenta inoltre una delle premesse più importanti al loro potenziamento. Il medico di famiglia ha un ruolo essenziale all’interno di questa rete e la sua collaborazione con il medico geriatra va rafforzata al fine di migliorare diagnosi e presa a carico dell’utente con demenza.

Parola/e chiave

Aiuti a domicilio
Demenze

Autore/i

Nicoletta Mariolini

Ente/i

Sezione del sostegno a enti e attività sociali – DSS

Periodo

2007

Metodologia

Popolazione di riferimento: coordinatori dei centri diurni gestiti da Pro Senectute; persone coordinatrici dei centri Casa dei ciechi; medici geriatri e consulenti dei centri diurni di Pro Senectute; medici di famiglia; medici delle case per anziani; capi-équipe dei SACD; rappresentanti dell’associazione Alzheimer Ticino.

Raccolta dati: focus group.

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