Sulla base di un’analisi della situazione in Ticino, lo studio avanza delle proposte per la realizzazione di un dispositivo di coordinamento dei servizi di trasporto riconosciuti dalla Legge sull’assistenza e cura a domicilio (LACD). Sono state raccolte una serie di informazioni sul funzionamento dei nove enti attivi sul territorio, al fine di valutare l’applicabilità di un modello di centralizzazione già sperimentato nel Canton Vaud.
In Ticino i servizi di trasporto funzionano grazie al lavoro di volontari e professionisti, coordinati da una persona che si occupa di raccogliere le loro disponibilità e rispondere alle richieste degli utenti. I servizi adottano criteri di eleggibilità dell’utenza diversi. La maggior parte dei trasporti viene effettuata per scopi terapeutici, a scapito di una domanda legata anche alla vita sociale. La capacità ricettiva di questi servizi è minore nelle regioni discoste, meno densamente popolate e dove i costi di trasporto sono maggiori, ma anche in tutto il Mendrisiotto.
A conclusione dello studio, l’autrice si esprime a favore di una centralizzazione dei compiti attualmente delegati ai singoli servizi, quali la valutazione dell’eleggibilità dell’utenza e l’elaborazione delle richieste. Tale cambiamento consentirebbe una gestione coordinata e più efficiente del settore garantendo anche dei risparmi.
Parola/e chiave
Autore/i
Chiara Gulfi
Ente/i
Sezione del sostegno a enti e attività sociali – DSS
Periodo
2003 – 2004
Metodologia
Popolazione di riferimento: responsabili dei servizi di trasporto e rappresentanti del settore.
Campione: N=15.
Raccolta dati: questionari standardizzati e focus group.
Pubblicazioni
- Gulfi, C. (2004). Coordinamento dei servizi di trasporto sussidiati in base alla Legge sull’assistenza e cura a domicilio. (Tesi di master in Economia e gestione sanitaria e sociosanitaria). USI – SUPSI, Lugano. 64 pagine