Persone anziane all’ONC

Interessandosi all’utenza (degenti e ex degenti) dell’allora Ospedale Neuropsichiatrico Cantonale (ONC, oggi OSC), lo studio si inserisce in un contesto di riflessione più generale sulla pertinenza dell’intervento istituzionale presso determinati gruppi della popolazione. L’indagine nasce dalla constatazione, nei primi anni 1970, di un certo numero di trasferimenti dall’ONC alle case per anziani. L’autore sottolinea l’inadeguatezza di tale soluzione considerata l’età delle persone coinvolte, spesso inferiore ai sessant’anni, così come il fatto che la loro dimissione da un istituto neuropsichiatrico doveva significare l’idoneità ad essere inseriti in un ambiente aperto, anziché nelle case per anziani. Spesso queste persone erano costrette a tornare all’ONC a causa della mancanza di un’assistenza specifica e delle difficili relazioni con il personale e con gli altri residenti. La ricerca sottolinea la necessità di riflettere alla presa a carico di questo tipo di utenza e di studiare delle alternative istituzionali intermedie all’esterno delle strutture vigenti.

Parola/e chiave

Istituti socio-sanitari
Case per anziani

Autore/i

NN

Ente/i

Ospedale Neuropsichiatrico Cantonale (ONC)

Periodo

1973

Metodologia

Popolazione di riferimento: residenti ed ex residenti dell’ONC.
Raccolta dati: osservazione partecipante; analisi di dossier dei residenti; analisi secondaria di dati di statistica pubblica (Censimento federale della popolazione); interviste ad alcune figure chiave (aiuto domiciliare, assistenti sociali, medico, vice-direttore dell’ONC).

Pubblicazioni

Persone anziane all’ONC. (1973). Mendrisio: ONC. 177 pagine