La frattura del collo del femore negli anziani

Nei paesi industrializzati, la frattura del collo del femore rappresenta una delle patologie più diffuse tra gli anziani. Lo studio ne analizza l’impatto socio-economico in Ticino, grazie all’osservazione di un gruppo di persone di 65 anni e oltre, ricoverate in ospedale a seguito di questo evento.

I risultati confermano quanto riscontrato nella letteratura internazionale: l’età media dei pazienti che subiscono la frattura del collo del femore è superiore agli 80 anni e il tasso di mortalità postoperatoria, trascorso un anno dall’evento, è del 20%. La quasi totalità delle fratture si verifica a causa di banali cadute e le donne sono maggiormente colpite in quanto, oltre a vivere più a lungo, sono più soggette all’osteoporosi. L’utilizzo di psicofarmaci è frequente e il trattamento della patologia complesso, con soggiorni di lunga durata in ospedali acuti o in cliniche di riabilitazione e il ricorso alle cure a domicilio dopo la dimissione. A un anno dall’evento si rileva spesso un peggioramento della mobilità e un aumento della dipendenza da terzi per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana. Detto ciò, tra i pazienti con meno di 85 anni il tasso di mortalità è relativamente basso e la probabilità di ritrovare l’indipendenza e la qualità di vita precedenti elevata.

In Ticino, la spesa sanitaria annua della frattura del collo del femore per il periodo considerato è stimata in circa 17,1 milioni di franchi. L’autore conclude sottolineando l’importanza di iniziative volte a ridurre la prevalenza di questa patologia. A tale scopo si citano ad esempio: la realizzazione di ulteriori ricerche sulle cause delle cadute; il miglioramento della sicurezza nelle case per anziani; la riduzione della prescrizione di medicamenti psicotropi quando non strettamente necessari; la prevenzione attiva. La creazione, nel 1996, dell’associazione PIPA si inserisce in questo contesto.

Parola/e chiave

Cadute

Autore/i

Chrisoph Gelshorn

Ente/i

Universität Basel

Periodo

1993 – 1994

Metodologia

Popolazione di riferimento: persone di 65 anni e oltre ricoverate tra marzo 1993 e settembre 1994 all’Ospedale Civico di Lugano a seguito di una frattura prossimale del femore.
Campione: N=110.
Raccolta dati: per ogni paziente, compilazione di schede da parte del personale medico e infermieristico (all’ammissione del paziente, dopo 7 giorni, alla dimissione, dopo 3 mesi e dopo 12 mesi).

Pubblicazioni

  • Gelshorn, C. (1997). Die proximale Femurfraktur beim alten Menschen. Epidemiologie, soziale und ökonomische Konsequenzen. Eine zwölfmonatige Beobachtung von Patienten mit einer proximalen Fermurfraktur. Basel: Universität 116 pagine
  • Gelshorn, C., Panelli, V., Casabianca, A., Gürke, L., & Martinoli, S. (1998). La frattura del collo del femore negli anziani. Informazioni statistiche, 8, 3-10.